Gli alieni già vivono in mezzo a noi”: dichiarazione shock dell’ex ministro degli esteri cinese. Alla scoperta dei cinesi e degli extraterrestri.
In questo periodo storico, la Cina sembra essere sulla cresta dell’onda per quanto riguarda la corsa allo spazio e la questione della vita extraterrestre. Nel 2013, seconda metà dell’anno, è prevista la missione che prevede l’installazione di un satellite orbitale attorno alla Luna, per studiarne in dettaglio la superficie, passaggio obbligato per costruire la mappa della regione in cui scenderà il primo astronauta cinese. [Un piccolo passo per un cinese, un grande balzo in avanti per tutta la Cina].
La Cina, che ha inviato il suo primo uomo nello spazio nel 2003 e compiuto la prima passeggiata spaziale nel 2008, vede il proprio programma spaziale come simbolo della sua crescente statura internazionale e una vera e propria affermazione del Partito che guida il Paese e che lo spinge con forza ad andare oltre. Anche i cinesi, infatti, vogliono andare su Marte per il 2030.
A tutto questo, bisogna aggiungere che la ricerca di vita extraterrestre e lo studio del fenomeno UFO sono materie molto apprezzate dalla comunità scientifica cinese, e debitamente riconosciute, tanto da essere oggetto sereno di dibattito pubblico e di nessun giudizio a priori. Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato su Izvestia, la Cina, negli ultimi anni, ha registrato un altissimo numero di casi UFO, oggetto di studio da parte dei ricercatori.
Tra loro, c’è chi tenta di stabilire una sorta di contatto con gli extraterrestri. Le attività di queste organizzazioni sono protette e patrocinate dalla Società Nazionale degli Studi Extraterrestri, fondata 25 anni fa e finanziata dal governo. Nella società sono ammessi solo scienziati e ingegneri. Inoltre, un requisito importante per farne parte è l’aver pubblicato, durante il dottorato di ricerca, almeno un articolo sul fenomeno UFO o la vita extraterrestre.
Secondo le informazioni riportate dal Canadian Nationale Newspaper, circa un terzo di tutti i membri della società sono anche membri del governo cinese. A differenza di quanto sembra avvenire in occidente, lo studio degli extraterrestri non è sistematicamente emarginato, troppo spesso vittima dei dogmi che la comunità scientifica impone a se stessa e alla ricerca in generale, anzi, sembra incoraggiata anche attraverso il lavoro di numerosi gruppi di “esopolitica” che si interessato dell’argomento.
Gli extraterrestri vivono tra gli umani?
Per quanto possa sembrare bizzarra e strana questa affermazioni alle nostre orecchie occidentali, in Cina, da diversi anni, gli scienziati affermano che gli alieni vivono tra gli umani. Uno di questi, Sun Shili, un funzionario in pensione del Ministero degli Esteri e ora presidente della Beijing UFO Research Society, ha dichiarato candidamente che gli “waixingren” (“extraterrestri” in lingua cinese) vivono in mezzo a noi. [Dichiarazione shock di Medvedev: gli alieni sono in mezzo a noi].
Nell’intervista rilasciata al notiziario russo, Sun racconta del suo primo incontro ravvicinato avventuo nel 1971, quando, durante la “rivoluzione culturale” (1966-76) fu mandato in una remota campagna per eseguire il duro lavoro della semina del riso. Un giorno, mentre lavorava nel campo, la sua attenzione fu catturata da un oggetto luminoso nel cielo che saliva e scendeva ripetutamente.
In un primo momento, Sun penso che il fenomeno fosse una sorta di dispositivo di monitoraggio concepito dai militari durante la Guerra Fredda – una deduzione ragionevole visto considerando il periodo in cui è avvenuto il fatto -. Solo molti anni più tardi, dopo aver letto tutto il materiale sugli avvistamenti UFO, capì di aver avuto un incontro ravvicinato.
Ma Sun non è l’unico nel paese a prendere gli avvistamenti sul serio. Secondo Shen Shituan, uno scienziato molto stimato, presidente della Beijing Aerospace University e presidente onorario della UFO Research Association, un’altra associazione sostenuta dal governo, vale la pena indagare su ogni caso di incontro ravvicinato.
“Alcuni di questi avvistamenti sono reali, altri sono falsi, altri ancora non sono molto chiari”, spiega Shituan. “In ogni caso, tutti questi casi vanno sempre studiati”. I cinesi sperano che la ricerca sulla vita aliena possa fornire nuove risorse tecnologiche per lo sviluppo di velivoli ad alta velocità, fonti energetiche illimitate non inquinanti e modi per accelerare la crescita dei prodotti agricoli (tutte tecnologie che risolverebbero il grave sovrappopolamento della Cina). [Ma la NASA collabora con aziende in possesso di tecnologia aliena?].
Rapimenti alieni cinesi
Anche la Cina, tra i suoi files UFO, conta alcuni casi di rapimento alieno. La storia più famosa è quella di Zhao Meng Guo, un giovane agricoltore di Wuchang, una cittadina nella provincia di Heilongjiang. Nel giugno del 1994, Zhao Guo, e altri lavoratori agricoli, mentre era impegnato con il suo lavoro, vide qualcosa di insolito nei pressi del vicino Monte Phoenix.
Meng Zhao Guo, il contadino testimone di un Incontro ravvicinato
Avvicinatosi per vedere meglio il fenomeno, il giovane agricoltore fu avvolto da un fascio di luce che lo trasportò all’interno di quello che sembrava essere un velivolo alieno. Come egli stesso racconta, fu costretto ad accoppiarsi con un essere femminile di corporatura molto robusta. “Era alta più di tre metri e aveva sei dita, ma per il resto sembrava del tutto simile ad un essere umano”, racconta Zhao Guo”. “Ho raccontato tutto a mia moglie su questa faccenda. Non si è arrabbiata molto!”.
Qualche anno dopo, nel 2003, Zhao Guo fu trasportato a Pechino per essere sottoposto ad una serie di esami psicologici e per essere sottoposto alla macchina della verità. A quanto pare, il racconto di Zhao Guo corrisponderebbe a verità. Inoltre, secondo le analisi dei medici, il giovane presentava alcune cicatrici che non potevano essere state causate da lesioni comuni i da interventi chirugici. Il povero Meng Zhao Guo, essendo un umile contadino con un grado di scolarizzazione fermo alla 5° elementare, confessò anche di non aver mai sentito parlare di UFO, nè di ufologi, prima della sua “strana” esperienza.
Il Caso di Cao Gong
Nel dicembre del 1999, Cao Gong, un uomo di mezza età residente a Pechino, dichiarò di essere stato rapito dagli alieni e di essere stato condotto fino a Qinhuangdao a bordo di un disco volante. “Sembravano esseri umani, ma avevano mani grandi e un viso molto pallido”, raccontò lo stesso Cao. “A bordo dell’astronave c’era anche una ragazza cinese che sembrava avere circa 13 anni”.
Le autorità cinesi cominciarono l’indagine sui racconti di Cao nell’aprile del 2000. Come prima cosa, Cao fu sottoposto ad una seduta di ipnosi regressiva, per aiutarlo a ricordare l’accaduto nei particolari. Poi fu portato nell’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Pechino e fu sottoposto alla macchina della verità. “In entrambi i casi, Falun Cao non ha mentito”, dichiarò Zhang Jingping, lo psicologo incaricato di condurre la ricerca sul caso. In ultimo, nel luglio del 2000, Cao fu portato nell’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Tangshan dove, con l’aiuto di poliziotti esperti in identikit, fu realizzata un’immagine digitale del viso della ragazza, sulla base della descrizione di Cao. Nel novembre del 2002, il dott. Zhang, con un gruppo di studenti dell’Università di Pechino, intraprese un viaggio a Qinhuangdao, alla ricerca della misteriosa ragazza.
“Le speranza di trovare la ragazza solo con un’immagine digitale erano veramente minime”, ricorda Zhang. Una volta arrivati nella cittadina, il gruppo cominciò la sua ricerca alla cieca tra i 400 mila abitanti di tutta la contea. “Sorprendetemene, il secondo giorno di ricerca trovammo un indizio utile. Un vecchio riconobbe l’immagine della ragazza”, continua Zhang.
“Poco dopo trovammo la ragazza e la portammo a Pechino per farla incontrare con Gong Cao, il quale la riconobbe come la ragazza che aveva visto nell’UFO”. Zhang Jingping ha speso tre anni per indagare su questo caso, uno dei più affascinanti con cui ha avuto a che fare, come lo stesso psicologo ebbe a dire.
Le associazioni ufologiche cinesi
In Cina, gli aderenti alle associazioni ufologiche sono ufficialmente circa 50 mila persone, ma le stime sul numero effettivo di persone interessate al tema è probabilmente nell’ordine di decine di milioni di individui. La rivista bimestrale più famosa sugli UFO vanta 400 mila copie vendute e le segnalazioni UFO vengono normalmente trasmesse dai notiziari nazionali e regionali, a differenza di quanto avviene in occidente.
Dalle nostre parti, i discorsi sugli UFO e la vita extraterrestre sono ancora argomenti tabù, da relegare nelle menti di chi vuole credere a tutto. La scienza dogmatica occidentale, che porta sul suo groppone secoli di razionalismo empirico che mal si adattano alla speculazione e alla novità, non riesce a collocare il fenomeno UFO, ormai acclarato e continuamente segnalato, nell’alveo delle discipline che meritano un’attenzione di tipo scientifico. Il paradigma cinese, invece, sembra di tutt’altro tono, forse anche per la relativa giovinezza culturale di tipo occidentale che il popolo cinese si trova a vivere in questo periodo storico.
“Al fine di comprendere i fenomeni UFO, abbiamo bisogno di avere una visione ampia di diverse discipline”, spiega Albert So, professore all’Università di Honk Kong, “come la matematica, la fisica, la storia, la filosofia e un’apertura mentale verso i fenomeno paranormali, cioè quei fenomeni che la scienza non è ancora in grado di spiegare”. In effetti, se i fenomeni inspiegabili non diventano oggetto di studio, come si può sperare di poterli mai comprendere?
Fonte: segnidalcielo.it
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