venerdì 12 luglio 2013

Scoperti due “pianeti acquatici” nei pressi di Kepler-62!!



Questi pianeti sono diversi da qualsiasi cosa nel nostro Sistema Solare. Hanno infiniti oceani“, ha dichiarato il principale autore di astronomia Lisa Kaltenegger del Max Planck Institute e del CfA. “Ci può essere vita lì, ma potrebbe essere basata su una tecnologia come la nostra? La vita su questi mondi si svolgerebbe sotto l’acqua, senza nessun facile accesso ai metalli, all’elettricità, oppure al fuoco per la metallurgia. Nonostante ciò, questi mondi saranno ancor più belli, pianeti blu che circondano una stella arancione – e può essere che l’inventiva della vita possa arrivare ad uno stadio tecnologico che può sorprenderci.”

Questi due pianeti “Mondi d’Acqua” orbitano attorno alla stella Kepler-62. Questo sistema di cinque pianeti ha due mondi nella zona abitabile – la distanza dalla loro stella dalla quale ricevono abbastanza luce e calore e dove l’acqua allo stato liquido potrebbe teoricamente esistere sulla loro superficie. Modelli creati dai ricercatori dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (CfA) suggeriscono che entrambi i pianeti sono mondi acquatici, le cui superfici sono completamente coperte da un oceano globale senza alcuna terra in vista.
Kepler-62 è una stella di tipo K leggermente più piccola e fredda del nostro sole. I due mondi acquatici, denominati Kepler-62e e Kepler-62f, orbitano la stella, rispettivamente, ogni 122 e 267 giorni.
Essi sono stati scoperti dalla sonda della NASA Kepler, che rileva pianeti che transitano, o attraversano la faccia della loro stella ospite. La misurazione di un transito indica agli astronomi la dimensione del pianeta rispetto alla sua stella.
Kepler-62e è del 60 per cento più grande della Terra, mentre Kepler-62f è di circa il 40 per cento più grande, rendendo ciascuno di essi delle “super-Terre“. Sono troppo piccoli per le loro masse da misurare, ma gli astronomi si aspettano che siano composti da roccia e acqua, senza un involucro gassoso significativo.
Secondo i modelli effettuati al computer, Kepler-62e – il più caldo dei due – avrebbe un pò di più di nuvole rispetto alla Terra. Il più distante Kepler-62f avrebbe necessità di un effetto serra proveniente da un’abbondante anidride carbonica per riscaldarlo abbastanza e per ospitare un oceano. In caso contrario, potrebbe diventare una palla di neve coperta di ghiaccio.
Probabilmente Kepler-62e ha un cielo molto nuvoloso ed è caldo e umido fino alle regioni polari. Kepler-62f sarebbe più fresco, ma anche potenzialmente propizio per la vita“, afferma l’astronomo e co-autore di HarvardDimitar Sasselov.
La buona notizia è quella che i due esibiscono nettamente colori differenti e rendono la nostra ricerca di segni di vita più facile su questi pianeti nel prossimo futuro,” ha aggiunto.
La ricerca aumenta la possibilità intrigante che un pò di stelle nella nostra galassia possano essere circondate da due mondi simili alla Terra – pianeti con oceani e continenti, dove potrebbe essersi sviluppata vita tecnologicamente avanzata.
Immaginate di guardare attraverso un telescopio per vedere un altro mondo con la vita a soli pochi milioni di miglia dalla propria. Oppure, avendo la capacità di viaggiare tra loro su base regolare. Non riesco a pensare ad una più forte motivazione per diventare una società dedita all’esplorazione spaziale,” dice Sasselov.
La ricerca di Kaltenegger e Sasselov è stata accettata per la pubblicazione su “The Astrophysical Journal“.

Traduzione a cura di Antonio De Comite
Fonte articolo (link)



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