martedì 20 agosto 2013

Tutti immortali nel 2045: Approvato dal Dalai Lama il folle progetto del miliardario russo Dmitry Itskov!




"Avatar Project" consiste nel creare un cervello artificiale in cui trapiantare lo spirito di un uomo per poter controllare un ologramma umanoide. Tutto un programma ...

Immortalità ... una ricerca che non cessa di far sognare. Il progetto russo Initiative 2045 ne è un ennesimo esempio. All'origine di questo folle, o meglio, ambizioso progetto, il miliardario russo Dmitry Itskov, che si è rivolto ai 1531 miliardari della lista Forbes affinché partecipino al finanziamento della sua ricerca. Lo stesso Dalai Lama ha dato la sua benedizione a questa causa.

Secondo gli obiettivi di questo miliardario di 31 anni, si raggiungerebbe la vita eterna in sole quattro tappe entro il 2045. Questo è il progetto denominato Avatar.

Questo magnate dei media prevede di essere in grado di creare un cervello artificiale, poi di trapiantarvi lo spirito di un uomo, infine far in modo che lo stesso spirito possa controllare un ologramma umanoide. Trenta scienziati sono già al lavoro.

In un primo tempo, intorno a 2015-2020, cercherà di realizzare un robot, copia conforme di un corpo umano, che possa essere controllato dal cervello.

Poi nel 2025 verrà realizzato un avatar in cui, a fine vita, vi sarà trapiantato il cervello.

Il team spera di realizzare nel 2035 il cervello artificiale in cui potrebbe essere trasferita una personalità umana e raggiungere finalmente il loro obiettivo nel 2045: creare un avatar, quindi un ologramma del tutto identico all’omologo umano.

Secondo 2045.com (il sito Web di questa iniziativa) "gli obiettivi principali sono: la creazione di una nuova visione dello sviluppo umano, la realizzazione della possibilità di un'estensione radicale attraverso la tecnologia cibernetica e la creazione di una nuova cultura associata a queste tecnologia".

Il giovane miliardario ha detto di aver già assunto 30 scienziati per attuare la sua ricerca della vita (cyber) eterna. Aprirà un ufficio di controllo a San Francisco per assicurarsi dello stato di avanzamento dei lavori.


Fonte: Atlantico.fr

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