lunedì 29 aprile 2013

Scienziati cinesi realizzano il motore impossibile!

La propulsione a relatività permetterà di creare auto (e dischi) volanti


Ogni tanto anche gli scienziati (o presunti tali) le sparano davvero grosse: una delle più grosse è quella del motore a relatività oEmDrive (Electro-magnetic Drive). Si tratta di un sistema di propulsione basato sul movimento di microonde all’interno di un contenitore chiuso.

Il funzionamento della EmDrive, concepito dall’inglese Roger Shawyer nel 2005 sulla base di una teoria formulata da Allen Cullen negli Anni ’50, è impossibile perché viola la Terza Legge di Newton (che dice che a ogni reazione corrisponde una reazione uguale e contraria) e il Principio di Conservazione della Quantità di Moto, in base al quale, in ogni sistema chiuso, l’inerzia è costante. In altre parole nulla può muoversi in avanti se qualcosa non si muove indietro.
PROPULSIONE RELATIVA
Questo è il principio in base al quale funziona, per esempio, un razzo: all’interno del motore avviene una reazione esplosiva che è contenuta da tutti i lati tranne uno. La forza della reazione, espulsa verso la Terra, spinge il razzo verso il cielo. Se il motore fosse - ipoteticamente - sigillato da tutti i lati, il razzo non andrebbe da nessuna parte.
Invece il motore a relatività sì. Non solo, ma lo farebbe in modo estremamente efficiente, usando solo poca elettricità e nessun combustibile. Sarebbe assolutamente “green”, senza la benché minima emissione. All’interno della EmDrive, un contenitore a forma di cono senza la punta, vengono emesse microonde che rimbalzano sulle pareti. In base ai principi della fisica, la forza esercitata dalle microonde in ogni direzione opposta si cancella ma secondo la teoria di Shawyer, il sistema crea un piccolo differenziale di potenziale che lo spinge nella direzione della parte più larga del cono. Shawyer sostiene che in base alla Teoria della Relatività Speciale di Einstein l’onda elettromagnetica agisce su un livello diverso dal cono stesso e quindi il sistema non è effettivamente chiuso.
GAME CHANGER
Molti scienziati e persino i ricercatori della Boeing non hanno dato credito agli esperimenti di Shawyer. Invece i ricercatori cinesi, guidati da Yang Juan, professore di Teoria della Propulsione e di Ingegneria Aeronautica e Astronautica presso la Northwestern Polytechnic University di Xi'an hanno studiato il sistema e hanno pubblicato la descrizione di una  EmDrive in grado di generare 72 grammi di spinta usando 2.500 Watt di elettricità. Non è molto ma è più di quattro volte quella sviluppata dai più avanzati motori spaziali a ioni in uso oggi. Visto che il problema principale per lanciare un razzo nello spazio (o per far volare un aereo in aria) è il peso del carburante, un sistema che sviluppa propulsione senza carburante sarebbe quello che gli americani definiscono un “game changer”.
Lasciando per un attimo da parte lo scetticismo che inevitabilmente accompagna ogni invenzione potenzialmente rivoluzionaria (dalla fusione fredda in avanti), ciò significa che le EmDrive riuscirebbero a contrastare gli effetti della gravità rendendo possibile la creazione di veicoli spaziali completamente diversi da quelli attuali e probabilmente più simili a quei “dischi volanti” che da sempre fanno parte del nostro immaginario collettivo. Oppure le auto volanti che negli Anni ’50 si pensava avremmo tutti guidato entro la fine del millennio. Che siano i cinesi a portarcele, in realtà, non ci sorprende affatto.
Scaricate la ricerca del Prof. Yang Juan dal link qui sotto


Fonte: 

http://212.31.255.110/Tech-Life/Science/Scienziati-cinesi-realizzano-il-motore-impossibile-11343




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