venerdì 17 maggio 2013

“Ho visto un Ufo con mia figlia. E l’hanno inseguito aerei militari”



Per la serie “testimonianze dirette”, vi propongo questo caso avvenuto meno di un mese fa a Reggio Emilia. Nel hanno dato conto il sito online del Giornale di Reggio e il sito “ufoedintorni.altervista.org”, gestito da Antonio De Comite. E’ una storia a mio avviso interessante, protagonisti un padre e una figlia che si accorgono di qualcosa di particolare nel cielo serale mentre tornano a casa.
Soprattutto, l’epilogo vede l’inseguimento di aerei militari a quella sfera dai movimenti particolari. Il testimone ha postato su Facebook la sua avventura e non ha avuto il minimo problema a dichiarare il proprio nome e il proprio cognome: è un atto di onestà che blinda, come minimo, la sua buona fede. E, forse, blinda perfino di più. Ad ogni modo, invito eventuali altri osservatori dell’evento a farsi vivi, mentre a Stefano Viappiani – ecco il nome dell’uomo – lascio le porte aperte del blog qualora, anche in sede di dibattito con i frequentatori di Mistero bUFO, abbia degli elementi da aggiungere. Intanto, riprendo quanto raccolto dai colleghi reggiani e da De Comite.
Tre jet all’inseguimento di un misterioso oggetto volante. Un wargame nel cielo reggiano, di quelli che difficilmente si dimenticano, e una notizia da maneggiare con più cura del solito, a causa delle sue implicazioni: da molto tempo in Italia non venivano segnalati aerei all’inseguimento di Ovni, oggetti volanti non identificati. Nondimeno una notizia da dare, anche perché il testimone è ben certo di quello che ha visto, al punto da autorizzare la pubblicazione del proprio nome. Il Giornale di Reggio ha raccolto in esclusiva il racconto di Stefano Viappiani, 42 anni, di professione project manager informatico, residente con la compagna e la figlia alle Forche di Puianello. La sera del 24 aprile, intorno alle 21, Viappiani ha visto in lontananza, ma ben chiaro, in direzione Albinea, una oggetto volante rosso-arancione immobile nel cielo notturno. A un certo punto quella che sembrava una sfera è scomparsa all’improvviso in direzione Reggio Emilia, e dopo due-tre minuti sono sfrecciati a bassa quota tre jet in formazione, all’inseguimento dell’oggetto non identificato. Viappiani in quel momento si trovava con la figlia: anche lei ha visto l’oggetto luminoso, fermo nel cielo notturno. A conferma che quella sera qualcosa è avvenuto nei cieli del Nord, la notizia di un “Ufo” avvistato nel veronese da molte persone, sempre il 24 aprile fra le 21.20 e le 21.30. «Ho sempre pensato che nell’universo esistono altre civiltà, ma che gli Ufo, intesi come extraterrestri, sulla Terra non ci sono. Oggi, dopo quello che ho visto, non ne sono più tanto sicuro», dice Viappiani. Di certo il 25 aprile l’informatico reggiano ha postato la notizia sulla sua pagina Facebook, corredandola con un commento sarcastico sui politici italiani: «Ieri sera verso le 21 – ha scritto – nel cielo io e mia figlia abbiamo visto una sfera luminosa rossa che si muoveva a grandissima velocità e che poi stava improvvisamente ferma. Veniva da Albinea ed è scomparsa verso San Polo. Dieci minuti dopo tre caccia militari sono arrivati da est per seguire la strana luce. Ora so una cosa. Oggi 25 aprile sono sicuro che gli Ufo esistono ed i politici onesti no!!!». Ora ha deciso di raccontare il fatto nei dettagli: «Sono sicuro di quello che ho visto, non ho niente da nascondere e non ho problemi a vedere pubblicato il mio nome».
Signor Viappiani, dove si trovava quella sera? E cosa ha visto?
“Mi trovavo in macchina. Ero andato a prendere mia figlia dai nonni, a Puianello, e stavo tornando a casa nostra alle Forche di Puianello. Erano passate da poco le 21, e la sera era sereno. A un certo punto ho notato in lontananza verso Albinea una luce rossa ferma nel cielo. Ho detto a mia figlia: «Guarda, c’è un aeroplano». Non ho potuto vedere la sagoma a causa della distanza e perché era buio, però dopo qualche secondo ho visto che non si muoveva e neppure lampeggiava, che invece fanno le luci degli aerei. La strada in quel punto si abbassa e per un tratto l’orizzonte viene coperto dalle case e dagli alberi, quindi ho perso l’oggetto di vista. Ma quando sono arrivato alla rotonda di Puianello la sfera rossa era ancora nella stessa posizione, ben visibile e immobile nel cielo. Insomma, non poteva essere un aereo”.
Però l’oggetto si è mosso…
“Sì, ma non è stata una cosa normale. Mi spiego. Poco prima della rotonda di Puianello continuo a vedere la sfera rossa immobile nella stessa posizione di prima, e mia figlia, seduta dietro, conferma che “l’aeroplano” è sempre là. Arrivo alla rotonda e vedo ancora la sfera nello specchietto retrovisore. Appena il tempo di percorrere la rotatoria e di girare a destra per le Forche di Puianello, e vedo che quello sfera rossa si era spostata di colpo: non era più alla mia destra, sopra Albinea, ma l’ho vista a sinistra più o meno sopra Montecavolo. In pochissimi secondi aveva percorso una distanza incredibile, forse decine di chilometri”.
E dopo?
“Mi fermo nel parcheggio del mobilificio che si trova sulla strada di Puianello, per vedere meglio, e quella luce era ancora là, sopra Montecavolo. Pochi minuti dopo arrivo a casa, scendiamo dalla macchina e vedo ancora la luce rossa ferma, lontana ma ben chiara. La guardo di nuovo e in quel momento la vedo partire velocissima: in un attimo scompare in direzione Montecchio-Reggio”.
Nel post su Facebook lei parla anche di caccia militari. Che cosa ha visto?
“Come dicevo, la sfera è scomparsa in un momento verso Reggio. Ma dopo due o tre minuti sono sfrecciati a bassa quota tre jet militari, velocissimi: venivano da est e andavano nella stessa direzione della sfera. Erano in formazione: uno di punta, una laterale e il terzo leggermente dietro”.
Ma era buio, come ha fatto a riconoscerli?
“Ho sentito distintamente i rombi di tre aerei e ho visto bene le luci. Volavano a bassa quota e si sono allontanati subito verso Reggio. Penso proprio che inseguissero quell’oggetto”.
E’ riuscito a scattare delle fotografie?
“Come le ho detto, lì per lì avevo pensato a un aeroplano. E poi di notte col telefonino sono si scattano grandi immagini. Mai avrei pensato di dover raccontare questi fatti. Non so cosa potesse essere, però sono sicuro di quello che ho visto: aerei militari che inseguivano un oggetto volante rimasto fermo a lungo nel nostro cielo”.



Fonte: corriere.it


-->

Nessun commento:

Posta un commento

La tua libertà finisce dove comincia la mia!