Manipolare
lo spazio-tempo per ottenere energia nucleare pulita. Secondo due
scienziati abruzzesi, Fabio Cardone e Roberto Magnani è possibile
grazie al PiezoNucleare e gli esperimenti per dimostrare l’efficacia
degli studi potrebbero essere fatti nella base militare di Monte San
Cosimo a Pratola Peligna.
Ma
in cosa consiste il piezonucleare? Spiega InAbruzzo:
Cardone
e i suoi colleghi, grazie anche a ricerche precedenti, hanno scelto
il piezonucleare. E hanno anche ottenuto risultati eccellenti. Sono
in grado di produrre energia nucleare, ma senza adoperare elementi
radioattivi. Bensì elementi comuni, come ad esempio di semplice
ferro. Secondo Cardone, sono possibili reazioni nucleari utilizzando
la deformazione dello spazio-tempo in prossimità dei nuclei atomici
di elementi semplici. A produrre il risultato sono gli ultrasuoni,
capaci di costringere atomi di ferro (ma anche di altri elementi) ad
emettere neutroni, cioè energia sufficiente a innescare reazioni a
catena. Gli ultrasuoni esercitano una pressione sufficiente a
“spremere” neutroni.. Ciò avviene in uno spazio-tempo deformato
nei dintorni dei nuclei atomici. Einstein afferma, appunto, nella sua
relatività, che le masse deformano lo spazio-tempo facendovi
precipitare le cose: la gravità. Ciò è vero anche se la massa è
quella minuscola di un nucleo atomico. Gli ultrasuoni in tale
spazio-tempo sono sufficienti a distaccare neutroni generando un
flusso di energia.
I
vantaggi sembrano essere molteplici: carburante da adoperare
pressoché inesauribile; produzione abbondante di energia; nessuna
emissione di radiazioni Alfa, Beta e Gamma; non ci sono scorie
nucleari. Ma occorrono soldi per acquistare gli strumenti al fine di
condurre gli esperimenti necessari. Scommetterà l’Italia sul
PiezoNucleare?
Fonte: altrogiornale.org
Fonte: altrogiornale.org
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