Il
Nord Italia stamane è stato nuovamente scosso da un sisma.
Questo evento naturale è al centro di alcune "teorie
del complotto",
secondo cui sarebbe possibile creare
artificialmente dei
terremoti.
Si tratta di teorie prive di riscontri oggettivi, smentite dalla
comunità scientifica, eppure sostenute da alcuni esperti, forse
troppo appassionati di fantascienza.
La
scienziata Elisabeth Rauscher, esperta in Fisica delle alte energie,
avverte che si stanno artificialmente irradiando "energie
spaventose all'interno di una configurazione molecolare estremamente
delicata" quale è la ionosfera. Un foro sufficientemente grande
potrebbe farla scoppiare. A questo punto entra in ballo il
centro HAARP, l'installazione civile e militare statunitente situata
in Alaska. Difatti le sue emissioni in Gigawatt (miliardi di W)
incideranno un lungo taglio proprio sulla ionosfera, come un
coltello, provocando distruzioni epocali.
Anche
il fisico Daniel Winter puntualizza che le emissioni ad alta
frequenza potrebbero unirsi con le pulsazioni ad onde lunghe presenti
nella griglia terrestre e causare effetti non previsti.
A
queste voci si aggiunge quella della dottoressa Rosalie Bertell, la
quale denuncia che «gli scienziati militari statunitensi si stanno
occupando dei sistemi meteorologici come potenziale arma. Le
metodologie comprendono l'aumento delle tempeste e la deviazione
delle correnti di vapore dell'atmosfera terrestre allo scopo di
causare siccità o inondazioni mirate". In una relazione di
iniziativa adottata dalla Commissione europea per gli affari
esteri,
la sicurezza e la politica di difesa del Parlamento europeo,
risalente al 1998, viene affermato che «malgrado le convenzioni
esistenti, la ricerca militare si applica attualmente alla
manipolazione dell'ambiente come arma, come è il caso ad esempio
del sistema
HAARP».
E continua affermando che «il sistema HAARP (High Frequency Active
Auroral Research Project) sia da considerarsi, a causa del notevole
impatto sull'ambiente, una questione mondiale ed esige che le sue
conseguenze giuridiche, ecologiche ed etiche vengano analizzate da un
organismo internazionale indipendente prima di ogni nuova ricerca e
di qualsiasi esperimento»; inoltre «chiede al gruppo di esperti per
la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) di
accettare di esaminare le prove scientifiche e tecniche fornite in
base ai risultati esistenti della ricerca sull'HAARP onde valutare la
natura esatta e il livello di rischio posto dall'HAARP per l'ambiente
locale e globale e la salute pubblica in generale».
Fonte: net1news.org
Nessun commento:
Posta un commento
La tua libertà finisce dove comincia la mia!