martedì 3 luglio 2012

I portali spazio temporali esistono davvero!



Un gruppo di ricercatori dell'Università dell'Iowa finanziati della NASA li ha intercettati a due passi da noi, nascosti nel campo magnetico terrestre



“Noi li chiamiamo Punti-X o regioni di diffusione di elettroni. Sono punti in cui il campo magnetico terrestre si interconnette con quello del Sole, generando un corridoio ininterrotto che conduce dal nostro pianeta verso l'atmosfera della stella a ben 93 milioni di chilometri di distanza”. E' con queste parole che il dottor Jack Scudder, fisico del plasma all'Università dell'Iowa, ha aperto una conferenza per presentare una futura missione di studio su questi portali, situati indicativamente a qualche decina di migliaia di chilometri dalla Terra. Naturalmente non si tratta dei percorsi immaginari ben impressi nella pellicole e nei romanzi di fantascienza, in grado di far letteralmente teletrasportare persone ed oggetti, tuttavia essi permettono il passaggio di enormi quantità diparticelle energetiche che possono scatenare delle vere e proprie tempeste geomagnetiche, oltre che illuminare le meravigliose aurore polari. Nel 2014 verrà lanciata dalla NASA la missioneMagnetospheric Multiscale Mission (MMS) per cercare di comprendere meglio l'affascinante fenomeno: sarà realizzata inviando nella magnetosfera un veicolo spaziale con vari rilevatori di particelle e sensori magnetici. I ricercatori ricevettero i primi segnali dell'esistenza di questi “X-points” sin dalla fine degli anni '90 (grazie ad una sonda della NASA), adesso desiderano individuarne l'esatta posizione. Il problema è che questi portali sono invisibili, sfuggenti e soprattutto instabili: “Si aprono e si chiudono senza alcun preavviso – ha sottolineato il dottor Scudder - inoltre alcuni sono strettissimi e di breve durata, altri invece sono molto grandi e molto intensi”. La missione MMS della NASA durerà almeno un anno e le strumentazioni di bordo dovrebbero riuscire a rivelarli con precisione, regalando un altro importante tassello alla comprensione dell'Universo che ci circonda.

Fonte:net1news.org

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