Markus Haering si difende: non li ho provocati volontariamente. Adesso rischia fino a ciqnue anni di carcere
BASILEA
Si chiama Markus Haering ed è diventato, suo malgrado, “l’uomo dei terremoti”.
Il geogolo svizzero, infatti, è finito sotto processo per aver provocato una serie di sismi, che hanno causato danni a strade ed edifici. La sua storia ha inizio nel 2006, quando il progetto di cui era a capo è stato preso di mira proprio per i suoi effetti potenzialmente pericolosi. Hareing era il responsabile di uno studio di geotermia che mirava a convertire il calore delle rocce del sottosuolo in energia. Qualcosa, però, non è andato come previsto. Il più forte dei sismi che ha “scatenato”, ha raggiunto una magnitudo di 3.4, facendo cadere muri e lasciando sulle case qualche crepa di troppo. Così, dopo aver stilato un rapporto sui rischi futuri, l’esperimento è stato prima sospeso e successivamente cancellato. Inoltre, la società è stata costretta a pagare nove milioni di franchi svizzeri per i danni causati dalle scosse.
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L’esperimento si suddivideva in diverse parti: perforare il terreno, immettere acqua fredda e poi riportarla in superficie. Le potenzialità della ricerca erano enormi. L’acqua surriscaldata dalle rocce sarebbe stata in grado di produrre elettricità per 10.000 famiglie e riscaldare 2.700 case. Purtroppo però, le perforazioni del sottosuolo, profonde almeno tre miglia, hanno generato le scosse sismiche allarmando gli abitanti dell’intera zona vicina all’esperimento. Markus Haering ha detto di essere rimasto sorpreso dell’intensità dei terremoti, negando però le accuse contro di lui: «Non ho mai voluto provocare intenzionalmente le scosse».
Il geologo ha ammesso che la sua squadra non era molto esperta di eventi sismici, pur continuando a sostenere l’importanza della ricerca: «Questi terremoti sono una fonte di conoscenza per tutti». Lo scienziato svizzero, se il giudice stabilirà che ha danneggiato volontariamente le proprietà di Basilea, rischia fino a cinque anni di carcere. Il verdetto dovrebbe arrivare già la prossima settimana. Intanto, l’interesse verso i progetti geotermici non sembra essere diminuito. Gli Stati Uniti, infatti, hanno sovvenzionato un centinaio di progetti di questo tipo in diversi stati. Anche in Svizzera continuano gli esperimenti. Alcuni ingegneri hanno iniziato a perforare in una zona vicino a Zurigo per valutare la sismicità dell’area e quindi dare il via ad un altro progetto simile.
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16 dicembre 2009
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Si chiama Markus Haering ed è diventato, suo malgrado, “l’uomo dei terremoti”. Il geogolo svizzero, infatti, è finito sotto processo per aver provocato una serie di sismi, che hanno causato danni a strade ed edifici. La sua storia ha inizio nel 2006, quando il progetto di cui era a capo è stato preso di mira proprio per i suoi effetti potenzialmente pericolosi. Hareing era il responsabile di uno studio di geotermia che mirava a convertire il calore delle rocce del sottosuolo in energia. Qualcosa, però, non è andato come previsto. Il più forte dei sismi che ha “scatenato”, ha raggiunto una magnitudo di 3.4, facendo cadere muri e lasciando sulle case qualche crepa di troppo. Così, dopo aver stilato un rapporto sui rischi futuri, l’esperimento è stato prima sospeso e successivamente cancellato. Inoltre, la società è stata costretta a pagare nove milioni di franchi svizzeri per i danni causati dalle scosse.
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L’esperimento si suddivideva in diverse parti: perforare il terreno, immettere acqua fredda e poi riportarla in superficie. Le potenzialità della ricerca erano enormi. L’acqua surriscaldata dalle rocce sarebbe stata in grado di produrre elettricità per 10.000 famiglie e riscaldare 2.700 case. Purtroppo però, le perforazioni del sottosuolo, profonde almeno tre miglia, hanno generato le scosse sismiche allarmando gli abitanti dell’intera zona vicina all’esperimento. Markus Haering ha detto di essere rimasto sorpreso dell’intensità dei terremoti, negando però le accuse contro di lui: «Non ho mai voluto provocare intenzionalmente le scosse». Il geologo ha ammesso che la sua squadra non era molto esperta di eventi sismici, pur continuando a sostenere l’importanza della ricerca: «Questi terremoti sono una fonte di conoscenza per tutti». Lo scienziato svizzero, se il giudice stabilirà che ha danneggiato volontariamente le proprietà di Basilea, rischia fino a cinque anni di carcere. Il verdetto dovrebbe arrivare già la prossima settimana. Intanto, l’interesse verso i progetti geotermici non sembra essere diminuito. Gli Stati Uniti, infatti, hanno sovvenzionato un centinaio di progetti di questo tipo in diversi stati. Anche in Svizzera continuano gli esperimenti. Alcuni ingegneri hanno iniziato a perforare in una zona vicino a Zurigo per valutare la sismicità dell’area e quindi dare il via ad un altro progetto simile.
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